IO E TE (2012) | IL COMMENTO DI MARCO QUARANTA

Io e Te è un film del 2012 diretto da Bernardo Bertolucci, adattato dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti.

COMMENTO PERSONALE

Il film Io e Te di Bertolucci all’apparenza può sembrare semplice e superficiale ma in realtà è una pellicola che tocca nuclei tematici diversi e profondi. Un tema è la solitudine, una condizione che sta vivendo Lorenzo, con un carattere particolare e diverso dal comune, egli vorrebbe integrarsi ma non vuole diventare uguale alla massa. Nel film la “prova” più eclatante del senso di solitudine si sviluppa da quando il protagonista rifiuta di andare in gita per stare solo nella cantina di casa sua. Un altro grande tema è la tossicodipendenza di cui purtroppo la giovane co-protagonista Olivia soffre. In alcune scene del film si può comprendere come l’astinenza da queste sostanze stupefacenti possa scombussolare completamente la vita di una persona. Nel film il problema dell’incomunicabilità si nota soprattutto nel rapporto tra la madre e Lorenzo: la madre del ragazzo è certa di avere un figlio perfetto, capace di integrarsi all’interno della comunità dato che è convinta che lui sia in settimana bianca con la classe, invece il ragazzo ha evidenti problemi relazionali con gli altri e ha illuso la madre. Infine il rapporto tra Lorenzo e Olivia risulta una fonte di salvezza per entrambi. Inizialmente appare difficile e travagliato ma con l’evolversi della storia migliorerà sempre di più al punto tale che i due si prometteranno di uscire dai loro più grandi problemi: la solitudine di Lorenzo e la tossicodipendenza di Olivia. Molto particolare il finale del film, che, essendo aperto, lascia libero spazio all’immaginazione dello spettatore. Una pellicola ben realizzata capace di comunicare situazioni ricorrenti tra gli adolescenti ma con un finale che ci lascia ben sperare.