Recensione film un cielo stellato sopra il ghetto di roma

RECENSIONE FILM

Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma è un film del 2020 diretto da Giulio Base scritto con Israel Cesare Moscati e Marco beretta.

Il cielo stellato sopra il ghetto romano racconta la storia di Sofia e di altri ragazzi cristiani ed ebrei che vede il passato e il presente intrecciati. La scoperta di una lettera e di una misteriosa foto di una bambina condurrà Sofia e le sue giovani amiche a scoprire la verità. Sofia ha tutto ciò che una sedicenne desidera, ma il suo cuore è vuoto e questa scoperta, e la caccia alla verità che ne consegue, sarà ciò che farà scattare un nuovo inizio. Per svelare il mistero che si cela dietro quella foto, Sofia e le sue amiche affronteranno un’avventura attraverso i ricordi di un passato doloroso e indimenticabile, come la retata del Ghetto ebraico a Roma, e attraverso l’amicizia e il ricordo, riusciranno a trasformare tutto in un’opportunità per trovare una nuova speranza.

Parlando di ciò che mi ha trasmesso questo film dopo la sua visione è stato a prima impressione un film ben realizzato e da amante dei film ho apprezzato molto il finale che si è concluso nel miglior dei modi. Qui si affronta davvero importante quindi non potevamo aspettarci momenti di risate e divertimento però sono riusciti ha realizzare un film scorrevole e non pesante a vedere. Non ci sono scene particolari scene che potrebbero infastidire qualcuno e questo è un punto a favore. Se devo trovare l’ago nel pagliaio in questo film posso dire che non sono molto favorevole a troppi dialoghi e poche scene, secondo me se ci fossero state più scene di ciò che accadeva sarebbe stato più bello da vedere, più che altro meno discorsivo ma come sappiamo su questo argomento ci sarebbe molto da parlare. Nel complesso voglio valutarlo da una scala da 1 a 10 con un bel 8.

Una risposta a “Recensione film un cielo stellato sopra il ghetto di roma”

  1. Ci troviamo fortemente in disaccordo con quanto da voi espresso in questo articolo.
    Partiamo dal fatto che più che un film dedicato alla Giornata della Memoria sembra il solito clichè per ragazzine. Tolte le poche scene iniziali, il film perde il filo del tema principale, concentrandosi più sulla storia tra i due ragazzi e delle loro amicizie: inverosimile è la parola adatta per descrivere tutto ciò. Il solito stereotipo di due persone che vivono un contrasto “insanabile, reso ancora più forte dalla loro appartenenza a religioni diverse. Ma guarda caso, come per incanto, i due, da acerrimi nemici passano ad essere una coppia innamorata. O anche l'”inaspettatissimo” finale che rivela la bambina di cui Sofia era alla ricerca essere proprio sua nonna: wow, non l’avremmo mai detto!
    Il tema di questo film non è stato per nulla valorizzato dalla regia, d’altronde con un budget molto basso non c’era molto da aspettarsi.
    Vi consigliamo di essere più pretenziosi la prossima volta che guarderete questo genere di film, perché ce ne sono di migliori, più storicamente accurati e decisamente più intriganti con veri colpi di scena. Al prossimo film!

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