Io e Te: parlare dell’adolescenza

“Io e Te” è un romanzo scritto da Niccolò Ammaniti da cui è tratto l’omonimo film a cura di Bernardo Bertolucci. Lorenzo, il protagonista, è un adolescente con ansia sociale che, con la scusa di andare una settimana in gita, trascorre sette giorni rinchiuso nello scantinato di casa sua.

Egli sceglie di stare in compagnia di un formicaio per poter osservare dall’alto la colonia lavorare, sentendosi finalmente superiore a qualcosa. Lorenzo non ha amici, vive la scuola e la famiglia come esperienze estranee al suo mondo.

Questo silenzio e questa tranquillità vengono interrotti dall’arrivo della sorella Olivia, una ragazza con gravi problemi di droga che si autoinvita nel bunker di Lorenzo.

Il finale del film è aperto, quindi il pubblico è libero di poterlo immaginare. Al contrario, nel libro, la storia si conclude in maniera definita. Nel film l’ultima scena inquadra i due fratelli camminare per strada, appena usciti dallo scantinato, tenendosi per mano; nel libro la sorella muore per overdose.

Senza aver letto il libro, un’interpretazione tra le tante possibili è legata a questo finale aperto. Prima dell’ultima inquadratura, Olivia, che all’inizio del film provava una certa ostilità e invidia nei confronti del fratello, affezionatasi a Lorenzo gli promette di non drogarsi più.

Lo stesso autore del libro, Niccolò Ammaniti, afferma come il romanzo sia stato difficile da comporre e da strutturare. Ha infatti spiegato che per raccontare ciò che immaginava abbia impiegato molto tempo.

Sia nel film che nel libro spiega come l’adolescenza è paragonata al mondo animale dove i più forti hanno la meglio sui più deboli e come ci sia una tecnica di mimetizzazione per poter sopravvivere alla vita di tutti i giorni.

I protagonisti del romanzo sono stati caratterizzati in maniera tale da poter portare alla luce tutti i problemi più bui dell’adolescenza: Lorenzo rappresenta l’ansia sociale, il complesso di Edipo, il senso di superiorità; la sorella Olivia rappresenta lo stress di una complessa situazione famigliare placato dalla dipendenza di sostanze.

– Micolucci Giulia e Moretti Asja